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ESSE (A) CONTATTO
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MARTIN VOKATY
Molti degli elementi visivi di Esse sono di Martin Vokaty, in arte Murryous, un artista 3D della Repubblica Ceca di soli 22 anni. Ci siamo incontrati su Instragram e non l'abbiamo mai più lasciato. 
18.01.2020
Andrà Tutto Bene Vol.5 / Stefano Pilia @ Spazio 15/12
Esse a Contatto presenta la quinta edizione del suo progetto “Andrà Tutto Bene” in una location tutta nuova, le Fucine Vulcano, con un artista, Stefano Pilia, che con la sua chitarra è in grado di incantare pubblici italiani e europei. “In Girum Imus Nocte Et Consumimur Igni” è il titolo del suo disco, uscito Die Schachtel il 15 maggio 2019.

Citiamo da Zero Milano:Mistico, colto, contemporaneo, ancestrale. Difficile capire se l’ispirazione per un album così complesso, alchemico e astratto come “In Girum Imus Nocte Et Consumimur Igni” arrivi dalla moltitudine di territori costantemente esplorati o da qualche anfratto intimo e personale. Quello che è certo è che con il suo ultimo album da solista Stefano Pilia è riuscito nuovamente a superarsi, a dare forma a qualcosa di visionario e originale. Con una chitarra.
Il titolo è un famoso palindromo in lingua latina attribuito a Virgilio (che in italiano suona più o meno «Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco»), e quello che ne esce fuori è un viaggio soprannaturale, un poema sonoro allegorico (ma non didascalico), dove la chitarra elettrica passa attraverso i pedali per trasformarsi in paesaggi minimali, eppure maestosi, spesso esoterici e fortemente narrativi. Insomma, il “solito” concerto imperdibile di Stefano Pilia, stavolta ospite della quinta edizione di Andrà Tutto Bene in una location tutta nuova, le Fucine Vulcano.
Citando un articolo di zero.eu “Quello che è certo è che con il suo ultimo album da solista Stefano Pilia è riuscito nuovamente a superarsi, a dare forma a qualcosa di visionario e originale. Con una chitarra”
Pilia durante la sua carriera suona partendo dagli 3/4HadBeenEliminated (andate ad ascoltarli, sono stati fondati insieme a Tricoli e Rocchetti); ma è solo l’inizio perché da lì cominciano le collaborazioni con Massimo Volume, Rokia Traorè, Il Sogno del Marinaio con Mike Watt al basso e Paolo Mongardi alla batteria, Afterhours, In Zaire, Alessandra Novaga, Oren Ambarchi, Phill Niblock, Wu Ming e David Grubbs. Dimenticavo, compone anche un duo con Massimo Pupillo, Andrea Belfi nel BGP trio, con ZU93 progetto speciale di ZU con David Tibet.

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31.12.2019 / #the passage w/ Discoteca Clandestina @ LOVE

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01.01.2019 / Discoteca Clandestina @ LOVE 

Ad Andrà Tutto Bene Il live team di Discoteca Clandestina ha fornito una performance psicotronica audiovisiva trasmettendo i concetti del libro direttamente alla mente cosciente dello spettatore/danzatore, usando infografiche ed informazioni visive, coadiuvate da un djset di musica Ascension Disco. In poche parole, una lecture su cui si può ballare. O un dj set con cui espandere la mente.
Con il b2b djset tra Alessandro Parisi e Discoteca Clandestina viene inoltre messo in scena quello che nelle tradizioni alchemiche viene definito come “Magnum Opus”: Partendo dal contributo oscuro ed emozionale dell’Esoteric Disco, parteciperemo ad un rituale di natura catartica che ci permetterà di ascendere all’estasi della quinta dimensione al ritmo dell’Ascension Disco.
https://www.mixcloud.com/discoclan/
https://soundcloud.com/discotecaclandestina

► Alessandro Parisi

Alessandro Parisi è un musicista elettronico di Pordenone.
Conosciuto anche come Hesperius Draco e coinvolto in numerosi altri progetti tra i quali “Sacrestia del Santissimo Sangue” e “Dynamite Winter Palace”, descrive il suo stile musicale come “Esoteric Disco”.
Fa la sua comparsa nella scena analogica underground con il tris di album “Draconia” (Lux Rec), “Hic Sunt Leones” (Minimal Rome) e “La Porta Ermetica” (Giallo Disco).
Influenzato da musica barocca e romantica, ha creato un mix di suoni retrofuturisti ed oscuro-analogici che si rifanno a civilizzazioni passate, armonie spirituali e antichi misteri sacri.
https://soundcloud.com/alessandroparisi
https://www.mixcloud.com/alepar/

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28.07.2019
Andrà Tutto Bene Vol.4 / Valerio Tricoli @ Macao


La colonna sonora perfetta per i racconti visionari di Philip K. Dick, la linea di confine tra sogno e incubo, l’elettroacustica come forma di mutazione perpetua del suono da concreto ad astratto. Un limbo tra estasi e inferno che incrocia e confonde l’avanguardia sonora con metafore e riferimenti visivi e letterari (da Hieronymus Bosch alla fantascienza di Lovecraft e Dick), quello di Valerio Tricoli – tra i più avventurosi esponenti “di punta” della ricerca e sperimentazione radicale italiana. Una figura che ha attraversato l’underground italico dalle gesta epiche dei 3/4HadBeenEliminated, supergruppo ormai mitico dedito a improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant-rock condiviso con Stefano Pilia e Claudio Rocchetti, fino alle mille collaborazioni e l’affinità elettiva con Bill Kouligas e la sua prestigiosa PAN, che ha pubblicato una buona parte dei suoi dischi.
Con il compositore palermitano, aspettatevi un live straniante e imprevedibile a base di strumenti elettronici in gran parte analogici (registratori a bobine, sintetizzatore, altoparlanti, microfoni) che privilegia il rapporto multiplo e biunivoco tra il performer, il dispositivo e lo spazio in cui ha luogo l’evento, stavolta assolutamente particolare grazie ai visual e alle scenografie realizzate nello studio di S (a) CONTATTO dagli 8 protagonisti del documentario “Andrà Tutto Bene”. Un set in cui campionamenti ed editing avvengono in tempo reale, profondamente suonato e improvvisativo, dove però è in primo luogo l’orizzonte immaginifico, il potere visionario, mutante, inquieto del suono a definire le coordinate della dimensione live. Un equilibrio perfetto tra fisico e cerebrale, futuro e memoria, in cui la percezione e lo stato d’animo dell’ascoltatore e il silenzio assoluto della sala sono variabili fondamentali per il compimento della catarsi.
da Olivia Rumori di zero.eu
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29.03.2019
Postcards from the Internet Era w/ Ester Zirilli and FrizziFrizzi 

Il tema delle illustrazioni di Ester Zirilli per questa "mostra" di Scorze a Contatto a SLAM era proprio sull'invadenza che spesso ha la tecnologia all'interno delle nostre interazioni. Noi di SCORZE per Postcards from the Internet Era, evento in collaborazione con Frizzifrizzi, abbiamo voluto far riflettere i partecipanti su quanto la tecnologia spesso crei un filtro, una mancanza di contatto non solo con l'opera ma con chi si sta condividendo l'esperienza. Per farlo abbiamo fatto lasciare i telefoni fuori dalla sala in buste di plastica. I nostri performer con un leggero contatto mettevano i corpi dei partecipanti, seduti uno di fronte all'altro su dei tappeti da yoga a terra, nelle condizioni tali da poter ricevere i disegni di Ester. Le illustrazioni venivano appoggiate sulle loro mani a rotazioni da due performer, Erica Meucci e Elena Fontana Paganini, che giravano intorno alle coppie in modo meccanico, come a voler ricreare coi loro movimenti lo 'scroll' automatizzato che spesso facciamo sui canali social. Come ci si sente a essere parte di quel meccanismo? A esserci dentro a quei contenuti insieme alle illustrazioni di Ester? Su uno schermo rosa sullo sfondo un'opera di James Turrel proiettata con un uomo e un bambino, come se fossero rimasti intrappolati in una realtà senza tecnologia, a contemplare il bianco. Ed è proprio in una situazione del genere che chi partecipava si ritrovava ad usare il corpo e la vista in un modo diverso, a scoprire il contatto con l'altro, e con l'opera, senza nessun filtro, anche se per pochi minuti. Perché nello sguardo dell'altro, anche se era uno sconosciuto, ci si sentiva accolti perché si era nella stessa identica situazione, assieme. La performance era scandita da una clessidra che durava 15 minuti e al finire del tempo veniva suonata una campana tibetana bianca per tre volte. Emma, un'altra performer all'interno della sala, apriva la porta e dopo qualche minuto accompagnava i partecipanti ad uscire. Fuori dalla porta lo stesso tavolo su cui avevano lasciato il telefono all'inizio dell'esperienza ma stavolta veniva consegnata loro una busta con all'interno delle indicazioni per collegarsi alla pagina Instagram di SLAM e cercare tra le storie in evidenza le illustrazioni di Ester che avevano appena toccato con mano nella sala. Perché nel lavoro di SCORZE c'è sempre molta consapevolezza del fatto che siamo comunque "allenati" alla tecnologia e non possiamo dal nulla rinchiuderci in un universo utopico, è giusto rendersi conto che si può fare entrambe le cose. L'importante è farlo avendone preso una consapevolezza diversa. 
 15.03.2019
MILANO DIGITAL WEEK w/ Luca Pozzi "Statement. An Immersive Visual Experience"

In occasione della Milano Digital Week a SLAM è stato proiettato “Statement”, animazione video realizzata da Luca Pozzi assieme a Marco Bagni, Graphic Designer, e al musicista Francesco Sarcone: una visione del reale olistica e improntata all’interrelazione fra individui, discipline e piani temporali diversi, percepiti e riproposti come un continuum. Grazie alla presenza di cuscini e stuoie, nonché di un impianto audio situato al fondo della sala, i partecipanti hanno potuto fruire dell’ambiente e del video in maniera immersiva e coinvolgente. SCORZE (a) C O N T A T T O ha partecipato con un display installativo ed un' esperienza sensoriale. I partecipanti erano sdraiati su dei tappetini yoga, con la testa appoggiata su dei bolster. Erica Meucci e Emma Cacciatori, performer di SCORZE, si a avvicinavano con diversi oggetti (una vaschetta di vetro con dentro dei semi di ciliegia essicati che venivano avvicinati delicatamente alle orecchie per farne sentire il suono, un pennello morbido passato sui contorni del viso, una spugna, della mousse), ciascuno scelto accuratamente nel kit di SCORZE per una sua specifica caratteristica (morbidezza, suono particolare, una consistenza specifica...). L'attesa anche dell'arrivo delle due performer mentre gli spettatori erano sdraiati a guardare il video immersivo di Luca Pozzi, era parte integrante dell'esperienza. C'è stato anche un contatto tra i partecipanti che, istintivamente si sdraiavano con le teste una accanto all'altra, anche quando non si conoscevano. 
14.06.2019
The White Microcosmos / A Multisensorial Experience Vol.1
In un ambiente protetto, come un nido, tutto rigorosamente bianco, sono stati esplorati più micromondi sensoriali. Ognuno con delle sue caratteristiche e ognuno da toccare e sperimentare con una persona diversa, con materiali diversi. Sempre bianchi. La White Microcosmos Experience non ha l'obbiettivo di creare qualcosa quanto quello di creare uno spazio dove poter trovare nuovi modi per comunicare e sentire. Tutto lo spazio è illuminato dalla luce lunare di SCORZE e c'è una selezione di drone music che va avanti per tutta la sessione di White Microcosmos. Dopo l'esperienza segue uno sleeping live in mezzo ai cuscini e a un morbido pavimento composto da materiali soffici. Tutti bianchi, ovviamente. Per maggiori informazioni, contattatateci, è un tipo di esperienza che si può fare anche all'aperto o in altri luoghi. 
14.04.2019
The White Microcosmos / A Multisensorial Experience Vol.2
In un ambiente protetto, come un nido, tutto rigorosamente bianco, sono stati esplorati più micromondi sensoriali. Ognuno con delle sue caratteristiche e ognuno da toccare e sperimentare con una persona diversa, con materiali diversi. Sempre bianchi. La White Microcosmos Experience non ha l'obbiettivo di creare qualcosa quanto quello di creare uno spazio dove poter trovare nuovi modi per comunicare e sentire. Tutto lo spazio è illuminato dalla luce lunare di SCORZE e c'è una selezione di drone music che va avanti per tutta la sessione di White Microcosmos. Dopo l'esperienza segue uno sleeping live in mezzo ai cuscini e a un morbido pavimento composto da materiali soffici. Tutti bianchi, ovviamente. Per maggiori informazioni, contattatateci, è un tipo di esperienza che si può fare anche all'aperto o in altri luoghi. 

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